Sguardi amici

domenica 27 novembre 2011

Nel cuore della notte

Luna piena su Via Riello

Vivere con attenzione
è l'al­tro nome dell'Avvento e di o­gni vita vera.
Ma attenti a che cosa?
Atten­ti alle persone, alle loro pa­role, ai loro silenzi,
alle do­mande mute e alla ricchezza dei loro doni.
Quanta ric­chezza di doni sprecata at­torno a noi,
ricchezza di in­telligenza, di sentimenti, di bontà,
che noi distratti non sappiamo vedere.

Attenti al mondo grande,
al peso di lacrime di questo pianeta barbaro e magnifi­co,
alla sua bellezza, all'ac­qua, all'aria, alle piante.

Attenti alle piccole cose di o­gni giorno,
a ciò che accade nel cuore,
nel piccolo spazio che mi è affidato.

Il secondo verbo: vegliate.
Contro la vita sonnolenta,
contro l'ottundimento del pensare e del sentire,
contro il lasciarsi andare.

Vegliate perché c'è un futu­ro; perché non è tutto qui,
il nostro segreto è oltre noi, perché viene una pienezza
che non è ancora contenuta nei nostri giorni,
se non co­me piccolo seme.

Vegliate perché c'è una prospettiva, una direzione, un approdo.
Vegliare come un guardare avanti, uno scrutare la notte,
uno spiare il lento emergere dell'alba,
perché la notte che preme intorno non è l'ulti­ma parola,
perché il presen­te non basta a nessuno.

Vegliate su tutto ciò che na­sce,
sui primi passi della pa­ce,
sui germogli della luce.

(p.Ermes Ronchi)

martedì 8 novembre 2011

Voler bello



... possiamo ammirare la creazione intorno a noi per scoprirvi l’impronta di Dio. 
E’ una bellezza che ci è data gratis. Pensate, il mondo potrebbe essere in bianco e nero, piatto, monotono, invece è a colori, meraviglioso, vario.
Anche noi siamo stati creati per la bellezza. 
Una bellezza dentro di noi
che traspare e si irradia al di fuori.
Michel Pochet, un artista, ha scritto: 
Non solo voler bene, ma anche voler bello”. 
Occorre, insomma, ricercare il bello, amarlo, direi quasi nutrirsene. Ne abbiamo bisogno quanto il cibo quotidiano per non cadere nella noia, nella passività, nella disperazione.
E’ una verità che trovo anche in questo aforisma indù:
"Se hai due pezzi di pane danne uno ai poveri. 
Vendi l’altro e compera dei giacinti 
per nutrire la tua anima".

"Voler bello" - a cura di Michele Marongiu

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