L’essere non conosce il suo valore finché non fronteggia il nulla:
la possibilità di non esistere”,
scrive Luigi Zoja nella prefazione a “La pazienza del nulla”,
che
riprende due capitoli di un vecchio libro che Arturo scrisse tanti anni
fa,
rievocando l’esperienza dell’incontro con il deserto,
che lui fece
entrando nel noviziato dei piccoli fratelli.
Questo piccolo libro, che
mi sono scoperto a leggere
con l’entusiasmo con cui da giovane mi
lasciavo trasportare
dagli scritti di Arturo, ci aiuta a vivere questo
momento di grande cambiamento.
Stanno crollando le sicurezze sulle
quali abbiamo costruito
il nostro sistema di vita.
Ci rendiamo conto di
essere su un cammino di non-ritorno.
E adesso? Adesso è tempo di
attraversare il deserto,
di perdere le nostre idealizzazioni, di
accettarne la fine.
È tempo di fare i conti con l’esperienza del nulla
e
di dare spazio alla forza della vita e dello Spirito
perchè possano esprimersi con libertà.
Oreundici luglio-agosto 2012