Sguardi amici

lunedì 22 dicembre 2014

Un Tempo Buono


Una preghiera da bambino a Bambino...

di Umberto Saba


La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

domenica 16 novembre 2014

Composizione autunnale



Se chi ci passa accanto spesso è conosciuto,
basta uscire dal proprio piccolo mondo
per trovarsi mescolati alla grande folla anonima.
Osservavo, l'altro giorno, come sono vicine,
le piante di granturco, all'acero che svetta in camposanto.
Ma è l'autunno che fa incontrare le foglie cadute
con le stoppie che coprono il campo abbandonato
e le accomuna, mentre ritornano all'amata terra.
Di incontri casuali è riempita tutta la nostra vita.

martedì 28 ottobre 2014

Perdere per ritrovare


Una mattina, un contadino bussò energicamente all’uscio del convento e, quando il frate portinaio aprì, l’uomo gli porse un magnifico grappolo d’uva. “Caro frate portinaio, questa è l’uva più bella mai prodotta dal mio vigneto. E sono venuto qui per regalarvela”. “Grazie! La consegnerò immediatamente al guardiano, che sarà felice di questa offerta”. “No! Io l’ho portata per voi”. “Per me? Io non merito un dono della natura così bello”. “Ogni volta che ho bussato al portone, voi avete aperto. Quando ho avuto bisogno d’aiuto perché il raccolto era andato distrutto a causa della siccità, voi mi avete dato un pezzo di pane e un bicchiere di vino, tutti i giorni. Desidero che questo grappolo d’uva vi rechi un po’ dell’amore del sole, della bellezza della pioggia e del miracolo di Dio”. Il fratello portinaio posò il grappolo davanti a se e passò tutta la mattina ad ammirarlo: era veramente bello. Per questo, decise di consegnare il dono al guardiano, che lo aveva sempre incoraggiato con le sue sagge parole. Il guardiano fu assai contento di quel regalo, ma si ricordò che nel convento c’era un fratello malato, e pensò: “Gli darò questo grappolo d’uva. Chissà che non arrechi un po’ di gioia nella sua vita”. Ma quell’uva non rimase molto a lungo nella cella del frate ammalato perché questi si disse: “Il fratello cuoco si è preso cura di me, nutrendomi con i piatti migliori. Sono sicuro che quest’uva lo renderà molto felice”. Quando all’ora di pranzo, il frate cuoco si presentò con il pasto, gli consegnò il grappolo. “È per voi! Poiché vivete in contatto con i prodotti che la natura ci offre, saprete cosa farne di quest’opera di Dio”. Il frate cuoco rimase affascinato dalla bellezza del grappolo e fece notare al suo aiutante la perfezione degli acini. Erano talmente perfetti che nessuno avrebbe potuto apprezzarli meglio del frate sacrestano, il responsabile del Santissimo Sacramento, che molti nel convento consideravano un sant’uomo. Il fratello sacrestano, a sua volta, donò l’uva al novizio più giovane, di modo ché questi potesse comprendere che l’opera di Dio risiede anche nei minimi dettagli della Creazione. Quando il novizio la ricevette, il suo cuore si riempì della Gloria del Signore, perché non aveva mai avuto un grappolo così bello. Ma, nel medesimo istante, si ricordò della prima volta, che era venuto al monastero e di chi aveva aperto l’uscio. Era stato quel gesto che gli aveva consentito di trovarsi adesso in quella comunità di uomini che sapevano apprezzare i miracoli. Così poco prima del calare della sera, egli portò il grappolo d’uva al fratello portinaio. “Mangiate e rallegratevi” disse. “Perché voi passate la maggior parte del tempo qui da solo, e quest’uva vi farà molto bene. ” Il frate portinaio scoppio in un pianto di gioia e capì allora che quel regalo era veramente destinato a lui; assaporò ogni acino di quel grappolo e si addormentò felice.

venerdì 19 settembre 2014

Ragion d'essere



« Tutto quel che accade nel mondo ha la sua ragion d'essere. Ecco la certezza del saggio, e per questo niente può fargli perdere la sua luce e la sua serenità. Anche se tanti avvenimenti rimangono per lui ancora inspiegabili, egli non si permette di mettere in discussione la saggezza divina, poiché sa che un giorno il loro significato gli sarà rivelato.
L’esistenza, è vero, ci pone spesso davanti a fatti e situazioni che a prima vista ci appaiono incomprensibili, assurdi e perfino scandalosi: come sono possibili simili cose? Ma non vi è nulla di più terribile e pericoloso che trarne la conclusione che la vita umana è priva di significato. Il saggio non dirà mai, come certi sedicenti filosofi, che tutto è solo frutto del caso, che è caos e assurdità. Che orgoglio affermare privo di senso ciò che non si è ancora in grado di comprendere! E che impoverimento per il pensiero! »
 
Pensiero del Giorno - Venerdi 19 settembre 2014 -
Omraam Mikhaël Aïvanhov

giovedì 11 settembre 2014

Luna piena di Settembre


Se fossimo in periodo natalizio
penserei che la luna si è posata
per addobbare l'Albero di Natale.

sabato 21 giugno 2014

Un augurio ai... Luigi


Riflessi del mattino - Rosapineta 2010

Il mio augurio...
con il pensiero che va all'estate!

giovedì 8 maggio 2014

Un libro fiorito


In città a Trento ci siamo andati in molte occasioni,
soprattutto perchè Sara, la nostra grande figlia,
ha vissuto là per parecchi anni, prima per studio
e poi per lavoro. Sabato scorso ci siamo ritornati
per festeggiare noi e per far conoscere ad Anna e Franco
una città che merita decisamente di essere visitata.
Una sosta graditissima è stata di fronte a questo libro aperto,
per me, che son stato bibliotecario, è un inno alla lettura,
in questo caso è richiamo all'attenzione doverosa verso l'ambiente
e al fondamentale rispetto che merita la nostra amata Terra,
per poter sopravvivere noi e soprattutto i nostri figli.
Lo metto oggi anche come augurio a Cate per il suo compleanno!

venerdì 4 aprile 2014

Pensieri e sentimenti

 Riflessi a Burano

"Non illudetevi di poter nutrire 
qualunque pensiero o qualunque sentimento 
senza provocare in voi dei cambiamenti. 
In base alla propria natura, 
i pensieri e i sentimenti 
fanno scattare un meccanismo 
i cui effetti vi condurranno 
in alto oppure in basso."

(Omraam Mikhaël Aïvanhov

lunedì 31 marzo 2014

Quale amore?

 Riflessi a Orbetello

« Conservate preziosamente nella vostra anima l’immagine della sorgente che scorre, al fine di non lasciar mai prosciugare in voi la sorgente della vita. E per far scorrere la sorgente della vita, è necessario amare. Certo, come la maggior parte degli esseri umani, anche voi direte che amate… Sì, ma di quale amore? Di un amore che spesso vi fa soffrire. Chi possiede la vera scienza dell’amore è continuamente ispirato, vive nella poesia e nella bellezza perché ha imparato ad amare tutte le creature umane.
...  Volete continuare ad amare gli esseri umani e a rimanerne incantati? Anche se dovete frequentarli, cercate di guardarli un po’ da lontano. » (Omraam Mikhaël Aïvanhov)

sabato 15 marzo 2014

Colori di Burano


Il secondo mattino a Mestre, è stata Cate che improvvisamente
 ha esclamato: "Oggi dobbiamo andare a Burano!"
La diecisione era presa, tutto il resto rimane dentro di noi 
e le foto stanno a testimoniare di una giornata
incredibilmente zeppa di colori indescrivibili. 
Bisogna ammettere che quasi sempre la realtà 
riesce a superare la più vivace immaginazione.

*****

Burano (Buràn /bu'ran/ in veneto) è un'isola (o meglio, un insieme di isole) di 2.724 abitanti della laguna di Venezia settentrionale, su cui sorge l'omonimo abitato, località del comune di Venezia.
È collegata da un ponte all'isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice.
È nota per le sue tipiche case vivacemente colorate, ma anche per la secolare lavorazione artigianale dei merletti e per le tradizioni gastronomiche (tipici dolci sono i bussolai).
Burano appartiene alla municipalità di Venezia-Murano-Burano. Fino al 2005 l'ex quartiere Burano comprendeva, oltre a Burano, Torcello, Mazzorbetto, Mazzorbo oltre a isole minori.
 (http://it.wikipedia.org/wiki/Burano)

mercoledì 5 marzo 2014

Nutrirsi correttamente



Questo pensiero di oggi mi ha suggerito 
di ripercorrere le foto del pranzo di Natale.
Cate e Anna si sono impegnate per una Festa 
che richiama la famiglia tutta - se possibile -
intorno ad una tavola ben imbandita.


www.prosveta.com
mercoledi 5 marzo 2014
« Nutrirsi correttamente presuppone anzitutto il rispetto di certe regole, come quella di mangiare consapevolmente, lentamente, e masticando bene gli alimenti. Mangiare lentamente e masticare bene facilita la digestione. Se si ingeriscono gli alimenti senza masticarli a sufficienza, lo stomaco, che li riceve, per digerirli deve fornire un sovrappiù di energia, e questo affatica l’organismo. Occorre inoltre sapere che la bocca – la prima a ricevere il cibo – è una sorta di laboratorio che su un piano più sottile svolge già il ruolo di un vero e proprio stomaco: grazie ad alcune ghiandole situate sopra e sotto la lingua, la bocca assorbe le particelle eteriche degli alimenti.
Iniziate a mangiare… Per quale ragione, fin dai primi bocconi, prima ancora che gli alimenti siano stati digeriti, sentite che state già riacquistando le forze? Perché passando per la bocca, quegli alimenti hanno liberato delle energie, delle particelle eteriche che sono andate a nutrire il vostro sistema nervoso. Prima ancora che lo stomaco abbia potuto trasformare gli alimenti, il sistema nervoso è già nutrito. Se certe persone si sentono stanche dopo un pasto, significa che hanno ingerito il cibo senza averlo ben masticato; l’organismo infatti deve spendere un maggior numero di energie per digerirlo. La loro stanchezza deriva da questo. Imparino a masticare bene, e si alzeranno da tavola leggere e piene di slancio. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov

venerdì 28 febbraio 2014

ARCOBALENO


 Di fronte alla meraviglia del Mondo
posso solo osservare che la Bellezza
spesso non serve andarla a cercare,
si mostra generosa e gentile
in piena gratuità e semplicità.
Sta a ciascuno saperne assaporare
il gusto che dà senso alla Vita.

 

venerdì 10 gennaio 2014

Scoprire la Bellezza


 

www.prosveta.com 
venerdi 10 gennaio 2014

« Chiunque voglia scoprire le ricchezze e il significato del mondo che lo circonda, deve iniziare scoprendo quelle ricchezze e quel significato in se stesso. È una legge. Si può incontrare esteriormente qualunque cosa, ma se in qualche modo non la si è già scoperta interiormente, le si passerà accanto senza vederla. Più vivrete la bellezza interiormente, più la scoprirete intorno a voi. Molti obietteranno che non è possibile: se non la vedono, significa che lì la bellezza non c'è. Si sbagliano, la bellezza è proprio lì, e se non la vedono dipende dal fatto che non hanno ancora sviluppato a sufficienza certi loro organi di percezione sottili.
Iniziate cercando di cogliere la bellezza interiormente e la vedrete anche all’esterno, perché il mondo fisico, oggettivo, non è altro che un riflesso del vostro mondo interiore, del vostro mondo soggettivo. Che si tratti di bellezza, di amore, di saggezza o di verità, è quasi inutile che li cerchiate all’esterno se non avete cominciato a scoprirli in voi.  »
Omraam Mikhaël Aïvanhov

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